SCUOLA DI TEOLOGIA PER I LAICI
"Alfonso Tedesco"
 Decanato e zona di Monza

  

Abd Al Wahid Pallavicini
 
 
Figura carismatica, riconoscibilissimo anche nelle sale più gremite per il suo immancabile mantello e turbante, Felice Pallavicini (così all'anagrafe, questo discendente di una nobile e antica famiglia lombarda), nato a Milano nel 1926, laurea in Medicina, nel 1951 aveva abbracciato l'Islam seguendo le orme della sua «guida spirituale» René Guénon. Grande maestro e pioniere dell'Islam in Europa, la sua conversione avvenne il 7 gennaio 1951, mentre si spegneva al Cairo il celebre metafisico francese, suo maestro, dal quale prese il nuovo nome (che significa «Il servo dell'Unico»).
Pallavicini ha riportato l’Islam in Italia dopo 700 anni dalla sua assenza stabilendo una prima comunità islamica autoctona.
Onnipresente negli incontri di carattere interreligioso (fu scelto a rappresentare l'Islam italiano sin dallo storico incontro di Assisi nel 1986 voluto da Giovanni Paolo II), lo si poteva incontrare al Meeting di Rimini, a Lourdes, nella basilica di Sant'Antonio a Padova, a Montecitorio o a Sant'Egidio),. Anche per questo si era conquistato la stima degli ultimi tre pontefici, come pure di tanti rabbini in Europa, negli Usa, in Israele. 
 
Tra le sue ultime pubblicazioni:
 
Il nome di Dio nell’Islam (Edizioni Messaggero Padova 2016)
L'islam intérieur : Message d'un maître soufi, in francese (Bartillat 2013)  
  
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XIV-2004-05 >
“Sine Christo nulla salus” -  Linee di una cristologia coranica