SCUOLA DI TEOLOGIA PER I LAICI
"Alfonso Tedesco"Decanato e zona di Monza
 
 
 
 
  
 
 
Stare al mondo
 

Una bussola per tempi incerti

    

 

PRIMO CICLO

 

S.E. Mons. Franco Giulio Brambilla

Vescovo di Novara

Martedì 3 ottobre 2023

PROLUSIONE

Un lessico per il tempo presente

 

1 – MISURA E DISMISURA   DELL’UMANO

 

prof. Roberto Mancini

Docente di Filosofia teoretica presso l’Università di Macerata

Giovedì 12 ottobre 2023  (on-line)

Vivere il presente. Il dono del tempo!

 

prof. Piermarco Aroldi

Docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Martedì 17 ottobre 2023

Visioni del digitale: senza sguardi senza prossimo?

 

prof. Raffaele Mantegazza

Docente di Scienze umane e pedagogiche presso l’Università di Milano-Bicocca

Martedì 24 ottobre 2023

Dismisura per dismisura. Le vette della tecnica e gli abissi dell'inumano

 

prof. Luigi Alici

Docente di Filosofia morale presso l'Università di Macerata

Martedì 31 ottobre 2023  (on-line)

“Per chi sono io?”. Il senso del proprio cammino

 

 

2 – L’INQUIETO VIANDANTE

 

prof. Raffaele Maiolini

Docente di Teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Martedì 7 novembre 2023

Credo ergo sum. La fede come fiducia ben riposta

 

prof. Cristiano Passoni

Docente di Teologia spirituale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano

Martedì 14 novembre 2023

Chiacchierando con Dio: le nude domande

 

prof. Alberto Cozzi

Docente di Teologia sistematica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano

Martedì 21 novembre 2023

La speranza tra immaginazione del futuro e carattere promettente del presente

 

prof.ssa Cristiana Maria Dobner

Teologa e saggista

Martedì 28 novembre 2023  (on-line)

Il linguaggio di Dio nel cuore della persona

 

SECONDO CICLO

 

3 – UN ALFABETO ESISTENZIALE

 

prof. Gianantonio Borgonovo

Docente di Sacra Scrittura presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano

Martedì 6 febbraio 2024

“Esci dall’arca con tua moglie, i tuoi figli e le mogli dei tuoi figli” (Gn 8,16). L’archetipo esistenziale del racconto del diluvio biblico.

 

prof.ssa Muriel Anna Maria Pusterla

Dottoranda in Scienze Religiose alla Facoltà di Teologia di Lugano

Martedì 13 febbraio 2024

“Il Signore li disperse su tutta la terra” (Gn 11,9). La diversità: punizione o benedizione?

 

prof. Luca Mazzinghi

Docente di Esegesi dell'Antico Testamento presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma

Martedì 20 febbraio 2024 (on-line)

"Hai lottato con Dio e con gli uomini e hai vinto" (Gen 32,29): Giacobbe e la lotta con Dio.

 

prof.ssa Claudia Milani

Docente di Storia del pensiero ebraico presso la Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Martedì 27 febbraio 2024

Qohèlet  e Gesù: il mestiere di vivere

 

prof. Marco Cairoli

Docente di Teologia biblica presso  la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano

Martedì 5 marzo 2024

Lo stile di Gesù: una nuova grammatica dell’umano

 

prof. Franco Manzi

Docente di Teologia biblica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano

Martedì 12 marzo 2024

“Quelli della via”(At 9,2). Una comunità fragile in cammino

 

ll tema

 

“C’è una crepa in ogni cosa, è così che entra la luce”

(L.Cohen)

 

 “Stare al mondo” è la condizione dell’uomo: comporta l’essere situati in uno spazio-tempo e il saperlo abitare. Essere di casa nel proprio tempo significa avere un pensiero dell’attualità, vivere bene il presente - l’unico tempo disponibile - cioè agire nel segno dell’umano.

Spaesamento, confusione, stanchezza e dismisura caratterizzano il contesto socio-culturale della nostra epoca, dove mancano certezze e tutto è evanescente e ineffabile. Lo smarrimento è la principale sensazione che si respira: navigare disordinatamente in mare aperto, quasi con il piacere del rischio, pare diventato l’unico modo di vivere. Sembra che l’uomo abbia perso senso, misura e consistenza, sia diventato “di sabbia”. In realtà stiamo attraversando la fine di un universo mentale e dei suoi modelli senza riuscire ad intravederne di nuovi.

 Stare al mondo perciò significa sentirsi itineranti, vuol dire farsi carico delle fatiche del tempo, resistere alla tentazione del nichilismo e, rinunciando a sopravvivere, definire una condotta di vita per riguadagnare continuamente un senso di marcia, una direzione, mossi dall’intimo travaglio dell’inquietudine, sospinti dall’innata esigenza di totalità e sollecitati dalla tensione pervasiva verso il Trascendente.

 Ma quale rotta seguire? E’ necessario un nuovo governo di sé che, fuggendo dall’imperativo dell’autodeterminazione, coniughi il vissuto individuale con il dinamico paesaggio dei legami sociali. Si ripropone la questione delle virtù e della sapienza come “abilità ad esistere”, in cui non mancano l’inestinguibile bisogno di credere, l’incondizionato affidamento all’Altro, la preghiera e la speranza capaci, in un presente che si disfa, di rendere le nostre esperienze fondatrici “esperienze di eternità”.   

 Il grande codice della Scrittura, un vero alfabeto esistenziale, interrogato attraverso la coscienza della fragilità può offrire se non un rimedio all’incertezza del presente almeno una bussola per orientarci nello smarrimento della nostra epoca. I dilemmi e la fiducia, le attese e le speranze, le domande e le ferite – le diverse sfumature dell’umano - presenti, ad esempio, nelle figure di Noè, Giacobbe, Qohèlet, ma anche le delusioni di Gesù e i tormenti delle prime comunità cristiane possono indicarci che la debolezza può trasformarsi in qualità positiva, perché ci rende disponibili al cambiamento ad opera di quel Qualcuno che non è insensibile ma vulnerabile e propenso a lasciarsi ferire. Ombra e notte oscura dell’anima, ma anche grazia e luce.

 Il corso, senza pretese di esaustività, ha un andamento rapsodico e di erranza e nel mostrare la problematicità dello stare al mondo intende dar voce ai valori dell’umano, all’etica della responsabilità solidale, alla meraviglia rivelatrice della fede in Gesù nella consapevolezza che il presente può manifestarsi un tempo di straordinarie e sorprendenti opportunità, perché “le voci degli uomini sono il pane di Dio” (E. Canetti).

 

Destinatari

 

A chi sente il desiderio di approfondire in modo rigoroso e critico la proposta cristiana, a chi vuole personalizzare la propria fede e ritiene importante rendere più maturo il suo rapporto con Dio, la Scuola di Teologia per i Laici “Alfonso Tedesco” di Monza offre l’occasione per compiere un percorso di riflessione su temi che interessano la dimensione cristiana e umana.

Per partecipare non necessitano particolari titoli di studio, ma è sufficiente un serio interesse. La proposta è rivolta a tutti, credenti e non credenti, religiosi e laici, persone attente e in ricerca, accomunati dal desiderio di meditare sulla Parola.

 

Lezioni

 

La partecipazione alle lezioni è aperta solo a chi ha formalizzato l’iscrizione con il versamento della relativa quota.

E’ rilasciato, a richiesta, l’attestato di frequenza.

Le lezioni - tranne alcune on-line - si tengono presso la sede del Decanato di Monza, in piazza Duomo n.8, con inizio alle ore 21.00.

 

Iscrizioni

 

Possono iscriversi anche coloro che non abbiano frequentato negli anni precedenti.

Le iscrizioni si effettuano presso la sede del Decanato di Monza, in piazza Duomo n.8 (suonare il citofono qualora si trovasse chiuso il portone d’ingresso):

 

Qui la scheda da compilare e consegnare per l'iscrizione  

 

venerdì 29 settembre dalle 17.00 alle 19.00

sabato   30 settembre dalle 10.00 alle 12.00

lunedì     2 ottobre       dalle 17.00 alle 19.00

 

Info

 

039.836565 –039.6084088

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www.decanatomonza.it/scuola-di-teologia